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Sep 13, 2021
5 min read

GNU/Linux e l'opensource mi hanno cambiato la vita

Un sistema operativo può realmente avere un impatto sulla vita di un individuo? Spoiler: SI!

Dopo una settimana dall’anniversario dei 30 anni di Linux mi sembrava doveroso condividere la mia storia con GNU/Linux e come lo stesso abbia cambiato la mia vita.

Un sistema operativo può realmente avere un impatto sulla vita di un individuo?

Spoiler: SI!

🚀 Il viaggio con il pinguino

Il mio viaggio con GNU/Linux è stato (lo è ancora) uno di quei viaggi indimenticabili: avventuroso, pieno di ostacoli e soddisfazioni. Se potessi descrivere il tutto con una sola frase: sbattere la testa ma con entusiasmo.

Il primo contatto

Il mio primo contatto fu nel lontano (o vicino) 2008, avevo 15 anni.

Utilizzavo il classico Winozzo. A quell’età gia mi divertiva creare software. Avevo il bisogno di nutrire la mia curiosità e dare sfogo alla mia creatività.

Un giorno, durante le mie avventure da internauta, arrivai ad una pagina intitolata Perché passare a Linux (Potete consultarla da uno snapshot su Wayback Machine).

La cosa iniziò subito ad incuriosirmi e iniziai ad approfondire. Andai sul sito di Ubuntu e scaricai la ISO. Era la versione Ubuntu 08.10 (qualcuno ha detto Bbuntu?!?). Inizialmente fu un cosidetto BdS (Bagno di Sangue), non riuscivo a comprendere molto, ma la curiosità mi spinse ad approfondire (grazie a documentazione, siti web e tanto trial and error).

Distro hopping e giravolte

Approfondendo, notai che oltre a Ubuntu esisteva un mondo, quello delle “Distribuzioni”.

Fu così che iniziai il quasi semi-infinto “distro hopping”.

Ah ma è una Debian !?!!

Approdai su Debian. Soliti bagni di sangue, cose che non funzionavano, repo da abilitare e altre cose straneh. Iniziai con la versione stable, poi testing ed infine Sid. Amavo la filosofia del progetto “Il sistema operativo universale” (riprendeva in pieno la filosofia del software libero puro e crudo).

Qualcuno ha dei cappelli?

Visto che ero ancora nel circolo vizioso del “distro hopping”, approdai su Fedora. Bella distro, le cose sembravano funzionare discretamente out-of-box e l’avere software aggiornato mi entusiasmava. Inizialmente temevo un po’ gli rpm e il package manager yum (provenivo da distribuzioni deb-based).

Essere un arciere richiede tempo (e pazienza)

Successivamente grazie ad un caro amico conosciuto ad un Linux Day, approdai su ArchLinux. Da lì iniziò il salto quantico, il bagno di sangue più bello che mi potesse mai capitare. La sua filosofia e il suo approccio “e fattell tu” mi ha permesso di imparare tantissimo. Per riassumere in poche parole: I use arch, I have no life (però mi sono divertito). Consiglio a tutti di passarci prima o poi, ti cambia dentro. Diventare un arciere può essere difficile (ma è divertente). Ho apprezzato davvero tanto la documentazione e AUR, introvabili in altre distribuzioni.

E mò che si usa?

Da qualche anno utilizzo openSUSE Tumbleweed assieme a Fedora, una distro rolling che combina le caratteristiche di Fedora (rpm-based) con quelle di ArchLinux (rolling release). Ho intenzione di fare un post per argomentare meglio openSUSE TW mi ha colpito.

✨ Come mi ha cambiato la vita?

GNU/Linux mi ha dato delle possibilità!

Possibilità

Mi ha permesso di:

  • conoscere il mondo del software libero/opensource, dell’opendata, del copyleft, della cultura hacker.

  • approfondire certe conoscenze nello sviluppo software, architettura di sistemi, networking, strumenti vari che senza GNU/Linux probabilmente non avrei approfondito mai.

  • sviluppare un certo pensiero critico e abilità di problem solving grazie alle sfide tecniche del sistema.

  • lavorare nel settore IT (conoscere GNU/Linux è tutto cio che gli ruota attorno è fondamentale).

  • sviluppare una certa “sensibilità” su tematiche di sicurezza informatica.

  • consocere nuove persone e nuove comunità.

  • DIVERTIRMI TANTISSIMO.

ℹ️ Conclusioni

Tutto ciò indiscutibilmente mi ha cambiato, potrei dire che senza GNU/Linux e tutto ciò che gli ruota attorno, oggi sarei una persona diversa. Forse fatta di altre passioni, altri modi di pensare.

Non avrò modo di ricambiare quello che mi ha dato, ma sento il dovere di condividerne il riconoscimento che ho nei suoi confronti.

Probabilmente GNU/Linux non è per tutti, ha un’utenza desktop del 2%, ma questo non mi importa. Ciò che mi importa è il valore che ogni individuo può portare all’interno della comunità.

Qui alcuni link per approfondimento:

Bene a questo punto non rimane che condividere un bel video parodia fatto da SUSE sul mitico Linus Torvalds (e la nostra comunità).